La vita eterna è possibile?
Questa è la classica domanda che chiunque fa a se stesso una volta nella vita.
Poi, alcuni si addormentano sulla ali della ordinaria vita “di veglia” mentre altri , come morsi da una serpe, non trovano pace e dedicano la loro esistenza alla ricerca ed alla sperimentazione di ciò su sé stessi. Per quanto ogni religione di questa terra proclami l’eternità della vita e la salvezza dell’anima, attraverso determinate regole da seguire, qui noi vorremmo obbiettare questa eternità che si acquisisce tramite precetti scritti e dovuti ad esperienze altrui, facendo questo semplice esempio:
se la legge cosmica scritta nella tavola di smeraldo da Ermete Trimegisto è vera; “Verum, sine mendacio certum et verissimum,quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius…” “E certamente vero anzi verissimo, senza menzogna che ciò che è in basso è come ciò che è in alto, ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per fare il miracolo dell’unità regina” allora la vita umana può essere comparata, in analogia, a quella che già esiste in natura sotto forma animale e vegetale.
Quindi quali sono i preconcetti da seguire per far sì che il nostro seme (anima) si sviluppi e sia pronto per l’aldilà?
Tutti siamo potenziali semi, che si sviluppano crescono e muoiono. Ma è altresì vero “e chi lavora in agricoltura lo saprà meglio di qualsiasi altro studioso” che non tutti i semi seminati poi nascono.
Chi stabilisce quale seme deve nascere e svilupparsi e quale invece sia destinato a putrefarsi dormendo eternamente sotto la terra?
Questo di per certo nessuno lo sa! Alcuni potrebbero obbiettare che il seme nasce (oppure non nasce) in base a colui che lo semina.
Quindi la responsabilità è del contadino che lanciando il seme a manciate stabilisce, attraverso l’aiuto della sorte il luogo terreno più o meno nutriente in cui il seme cade per formarsi? Quindi nel caso del seme, l’uomo che lo semina è un po’ come Dio (Padre) che semina le Anime in giro per la Terra (Madre)?
E la Terra (Madre) quindi sarebbe così crudele da nutrire alcuni suoi Figli (semi) ed altri no?
Il lettore d’intelletto [(in-te-ligere) (intus-ligere) (ovvero che sa leggere dentro)] cioè il vero lettore delle analogie tra Dio, Uomo e Natura, noterà di certo cone questo valga anche per l’inseminazione per la nascita umana da parte dei milioni di spermatozoi e l’ovulo durante l’atto sessuale e come sia semplice utilizzare questo metro di giudizio-paragone per qualsiasi cosa che vive in Natura.
L’unica cosa a rimanere al di fuori di quest’analogia è la volontà d’azione cosciente.
Solo colui che compie l’azione in piena coscienza può essere al di sopra di ogni analogo giudizio.
Quindi che il seme (Anima) non abbia alcun potere decisionale sulla propria futura vita?
Io presumo di sì. E lo sostengo con tutto me stesso. Anche se è difficile da spiegare scientificamente. Nel seme c’è insito il potere esistenziale. Il potere primordiale dal quale l’Essere scaturisce e al quale deve Ri-tornare.
Per capire meglio bisognerebbe sperimentare un cambio delll’ottica con cui si guardano e con cui ci di rapporta alle cose esistenti.
La prima domanda da farsi è:
Se non fossero Dio e la Terra (Padre e Madre) a scegliere nel caso delle Anime?
E se non fosse il contadino ed il terreno a scegliere nel caso del seme?
Ma fosse l’Anima (Seme) da sé stessa a scegliere se strappare al Dio ed alla Terra attraverso un’energia vitale, un’energia esistenziale, un’energia cosciente, già presente in essa/o le sostanze di cui necessita per svilupparsi?
Non è forse il Figlio che fin dall’inizio del suo sviluppo nella pancia della Madre inizia ancor prima di averne coscienza a strappare succhiando l’energia alla sua Madre stessa? E non è sempre il figlio che dopo essere nato a vita terrena passati i nove mesi di gestazione, ad attaccarsi al seno Materno per succhiarne ancora il nutrimento atto alla sua sopravvivenza?
Se così fosse allora la domanda giusta da farsi sarebbe: Da dove proviene questa energia vitale, questa brama che tutti i nati possiedono e che ci accompagna nella vita e che fa sì che ancora incoscienti dell’ambiente circostante, il neonato(seme) strappi all’ambiente che lo circonda ciò di cui necessita per il suo sviluppo e la sua sopravvivenza?
E chi sarebbe tanto potente da gestire questa forza e da immetterla nella materia per darle la vita?
La Volontà!!! La volontà cosciente.
Per capire che questa forza forte, ancora ci gestisce durante la nostra esistenza, basta pensare a come essa agisca su di noi in qualsiasi situazione della vita ordinaria che ci mette in pericolo.
Essa agisce muovendo il corpo ancor prima che la coscienza della nostra personalità dia il comando al corpo di muoversi.
Immaginate ora, voi poveri piccoli uomini che vi inchinate a false icone ed a falsi Dei di avere in voi il codice per poter gestire questa straordinaria onnipotente energia!
Rinuncereste voi a soggiogarla alla vostra volontà nell’attesa della venuta del salvatore?
E se quest’attesa non fosse altro che un inversione delle parti in cui finalmente siete voi a comandare anziché ad essere comandati?
Il salvatore è in ognuno di voi!
Aver lottato ed aver perso, sarà sempre meglio del non aver provato per nulla.
Abbiate fede, sì! Ma in voi stessi.
La libertà vi attende al di là del guardiano della soglia. Varcate la soglia con tutte le vostre forze. Cercate di essere Svegli! Obbligatevi ad essere Svegli! Essere Svegli è tutto.
E se anche cadrete di fronte al guardiano della soglia, almeno saprete la verità della vita.
Se il timore della morte vi ferma in questo cammino, fatelo tacere come tace la paura della morte per lo strisciante bruco che nell’ultimo suo spirare
spera nell’eternità e dopo pericoli inimmaginabili all’interno della crisalide
nasce a nuova vita e spicca il volo oltre i confini del cielo con la leggiadria di una meravigliosa farfalla.
Siate leggiadri!!!
Adamaisha
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