Il falco si posò sul ramo di un albero. Sotto di lui c’era un vecchio lupo, intento ad osservare il lento scorrere del fiume.
Il lupo volse lo sguardo in alto, dove incontrò gli occhi guerreschi del falco – Salve giovane volatile, come mai ti sei fermato sopra le mie provate membra? –
Il falco rispose con gioviale arroganza, tipica dell’età e della nobiltà della sua specie – Sono curioso. Come mai un vecchio lupo perde tempo a guardare un fiume? –
Il lupo lasciò trapelare un ghigno dalle fauci, poi tornò lentamente ad ammirare il fiume
– Semplicemente mi godo i privilegi di questa età. Prima di abbandonare questa terra voglio tornare ascoltare le parole suadenti dello scorrere dell’acqua, il leggero sibilare del vento tra le foglie, il cinguettare libero dei volatili a ridosso di questa riva. Non sempre si deve vedere tutto con l’occhio del predatore, come quando ti affacci al mondo e vorresti sbranare anche i sassi –
– Sei prossimo alla dipartita? –
– Non è improbabile –
– E il tuo cuore ne trae giovamento? –
– Sì, dopo un’esistenza fatta di lotte voglio morire con spirito lieve. Tutto il nostro sapere sulla vita serve a questo momento, mettendo da parte tutte le congetture e affrontarlo, accettando il mistero con la meraviglia negli occhi –
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1 Commento
…la saggezza e la dolcezza di chi ha molto amato, di chi ha molto vissuto…