Il nome Ordine del Drago e il simbolo del Drago Nero, ha creato molta diffidenza verso l’ Ordine e la struttura.

Il simbolo del drago rappresentato da più secoli nelle nostre terre, deriva dal serpente primordiale che rappresenta il caos e che viene collegato alla Dea Madre.

Solo col Cristianesimo questo simbolismo diviene l’espressione del male, in quanto non riuscendo a modificarlo o distruggerne il forte significato, si era preferito demonizzarlo nell’antica Europa, in tempi remoti, quando la cultura Celtica era ancora agli albori, il concetto di Vita era un processo continuo di interscambio fra mondo profano e mondo religioso; questo è significativo, perché ci fa capire come tutto fosse armonioso, e di come l’Uomo si rapportasse alla Natura, nella sua completezza.

Per capirne le potenzialità dobbiamo immergerci ed arrivare fino al tempo degli antichi sacerdoti; tempo che ci conduce fin quasi all’origine della civiltà conosciuta. Si racconta che in origine i Druidi, appresero la loro arte magica nelle Isole a Settentrione del Mondo.

Queste isole erano situate nell’Altromondo, oltre le Acque. Possiamo concludere affermando che la figura del Drago è affascinante ma allo stesso tempo inquietante. Infatti, molti ne hanno paura, perché la figura del Drago, in occidente, è stata sempre associata a qualcosa di oscuro e maligno, ma cogliamo l’occasione per sfatare questo mito: l’Ordine del Drago non ha niente a che fare col Satanismo e ne con nessun’altra religione.

Ecco perché più volte diciamo di avvicinarsi eliminando i pregiudizi, in quanto questi, come ideologie non vostre, impediscono di vedere oltre ciò che vi hanno sempre insegnato e trovare così risposte dove non avreste mai immaginato di cercare.


Se vuoi saperne di più sulla nostra organizzazione e il percorso che propone, ti invitiamo a consultare le seguenti sezioni:

Puoi anche contattarci al seguente indirizzo: info@ordinedeldrago.org.

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3 Commenti

  1. non è solo il cristianesimo ci sono anche tante altre religioni con il tema centrale dove gli dei del cielo sconfiggono draghi o serpenti che ovviamente vengono da sottoterra,è un fenomeno che è iniziato con gli indo europei fortunatamente è rimasta traccia della venerazione del serpente,ad esempio basta pensare nella cultura indiana al culto dei naga,infatti Thor che distrugge il serpente “malvagio” è una distorsione e cristianizzazione totale,in quanto da sempre il serpente è il simbolo dei “culti pagani”,è come se Gesù iniziasse a rompere croci ahah forse non è perfetto l’esempio ma è giusto per rendere l’idea,comunque la terra,la natura,la madre,la dea questo è una grossa parte di quello a cui questi culti ruotano attorno(anche il sole sicuramente) e a mio parere è una cosa buona perchè finchè il femmineo sacro e il maschile sacro non saranno riuniti saremo sempre nella dualità.ovviamente gli dei del cielo,associati al patriarcato hanno preso troppo potere nei secoli e questo ha portato ad uno sbilanciamento inevitabile con le conseguenze sotto i nostri occhi,anche a livello logico ha senso che solo quando i due archetipi si riuniranno bilanciati potremo andare oltre alla dualità e dunque salire ad una dimensione superiore collettivamente,a livello di massa.

  2. tutti i simboli e le immagini mitologiche derivano da eventi astronomici; lo hanno studiato e verificato molti studiosi tra cui Herta Von Dechend e Giorgio DE Santilana nel loro lavoro monumentale “il mulino di Amleto” e così lo hanno riaffermato anche gli studi sociologici e storici degli antichi testi mesopotamici, vedici e rabbinici nei libri di Immanuel Velikovsky e ancora in quelli assiro-babilonesi-sumerici svolti da Zecharia Sitchin e anche da molti altri rinomati studiosi tra cui anche Michael Cremo in “storia segreta della razza umana” e nella traduzione occidentale di un testo vedico”la città dei nove cancelli”. Graham Hancock e molti altri che potrei citare con dovizia di riferimenti.
    In oriente la figura del Drago è risaputo, per chi ha letto almeno un pò di Gustav Jung, associata alla forza elettromagnetica: i fulmini e le tempeste boreali e australi (aurore boreali) sono state interpretate come la presenza di un essere chiamato poi Drago. il simbolo di un dio alato che solca i cieli e attraversa il sistema solare è anche nella mitologia egizia, il serpente piumato Quetzalcoatl dei mesoamericani e lo stesso simbolo del serpente alato che si incrocia più volte è un simbolo sumero adottato nella farmacia del mondo moderno. Il cielo era lo spettacolo a cui prima dell’avvento della televisione stavano tutti incessantemente ad osservare.
    Fa parte della debolezza psicologica intrinseca della razza umana dare nomi ai fenomeni nuovi e sconosciuti o misteriosi. è un modo per umanizzare e ridurre la complessità della natura e ignoranza umana di fronte agli eventi naturali quello di etichettare con volti e figure animali e antropomorfe ciò che non si conosce e si teme. se l’Ordine volesse esternare su quali basi riconosciute si fondano le loro convinzioni potremmo discuterne apertamente, visto che viene promosso “NESSUN INGANNO, NESSUN MISTICISMO, etc.etc

    • Ordine del Drago Rispondi

      IL termine Drago deriva da una particolare costellazione. Questo è anche evidente dal sito pubblico stesso: https://www.ordinedeldrago.org/storia/
      Relativamente a come l’Ordine identifica questa mitologica creatura all’interno della sua struttura (quindi a livello psicologico comportamentale) è dipendente dai relativi livelli.
      “Il Simbolo del Drago è qualche cosa di assolutamente dicotomico che si colloca tra l’infernale ed il divino, l’unità e la moltitudine, la possibilità ed il pericolo. Basta infatti pensare alla sua rappresentazione mitologica per trovare in lui sia le caratteristiche del serpente che quelle di un uccello. Il Drago, che possiede una pelle squamosa, vive nelle profondità della terra, ma grazie alle enormi ali di cui è dotato, può anche librarsi in aria manifestando così tutta la sua potenza. Mostro velenoso quanto saggio è il custode di immani ricchezze che possono essere conquistate solo dai Guerrieri più valorosi”

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