I 22 archetipi, che noi abbiamo la necessità di tradurre in segni e simboli, non sono concetti, sono vibrazioni.

Inserisco qui una spiegazione della funzionalità degli archetipi primari, ossia delle 22 lettere degli alfabeti del Mediterraneo. Rimango in ambito occidentale, ma la stessa funzione la svolgono, dal loro essere segno e simbolo, gli ideogrammi orientali.

I miei prossimi articoli conterranno i link per le Tavole delle lettere e la spiegazione, qui ne illustro semplicemente la funzione e do alcune tracce sul come usarli. Ciascuno può in ogni caso inventare il proprio modo di approcciare segni e simboli, ciascuno di noi è maestro di sé stesso.

I 22 archetipi, che noi abbiamo la necessità di tradurre in segni e simboli, non sono concetti, sono vibrazioni. Modulazioni di frequenze. Sono energia. Flussi. La forza dell’universo si dà in 22 modalità espresse nelle 22 lettere degli alfabeti.

Archetipi Primari e loro Funzione1 – Perché gli alfabeti
2 – Come applicare gli archetipi

1 – Perché tutte le energie dell’universo sono riconducibili a 22 movimenti. L’energia è intelligente, qualsiasi tipo di energia, qualsiasi movimento della forza, nella sua vibrazione è intelligente, sta a noi, nell’uso che ne facciamo la positiva funzionalità. Il prof. Pincherle nel suo libro Archetipi (Mocroedizioni) parla di archetipo funzionale o disfunzionale.

Il fatto è che è energia intelligente. L’energia è sempre intelligente; se ci pensiamo un po’ comprendiamo che l’affermazione è vera. Gli alfabeti, perciò, sono i segni che conducono e attivano in noi, in ogni parte di noi – dal pensiero – alla cellula – agli apparati – alle situazioni in cui ci muoviamo, queste modulazioni dell’energia sane, coerenti, autentiche. Per i grandi del passato: Socrate, Pitagora… gli archetipi sono i mattoni dell’universo.

Noi lavorando con segni e simboli richiamiamo perciò la autenticità di noi stessi e del nostro universo. Di per sé, i segni, altro non sono che forme spazio-tempo, immagini capaci di catalizzare la vibrazione che già sta dentro di noi. Ne sono capaci, perché i segni e i simboli degli alfabeti sono stati scelti e formulati, quando l’umanità era molto concreta, non ancora schiava di tutte le forme mentalizzanti e tecniche su cui oggi siamo impostati senza che ce ne rendiamo conto, e che ci tengono lontani da un’autentica esistenza da terrestri.

Segni e simboli sono forme psichiche che rinviano ai movimenti. L’archetipo non è un concetto, è un movimento, una vibrazione. L’energia è movimento, flusso. Ogni espressione dell’universo è dinamica. Tutta la creazione è dinamica. Noi ne siamo i creatori e abbiamo proiettato fuori di noi ciò che siamo: energia, spinta alla manifestazione, alla sperimentazione, alla conoscenza non concettuale ma esistenziale, sostanziale di noi stessi.

Questo sono gli archetipi, qui la loro presenza e incidenza, nel farci ricordare ciò che siamo: creatori dell’universo che abitiamo, creatori di noi stessi, e come tali, capaci di accogliete l’intera consapevolezza di noi stessi e del mondo.

In noi ci sono tutte e 22 le vibrazioni fondamentali. A volte attive a volte addormentate.
Qual è quindi il gioco con gli archetipi primari?
Semplice: osserviamoli, in sé stessi, nel loro segno, nella natura, in noi, individuiamone la simbologia, rammentiamola, ripetiamola. Già il solo pronunciare le lettere, vocalizzarle è un richiamarne, sollecitarne la vibrazione che già abbiamo dentro.

Lo zohar e tutta la tradizione ebraica autentica, lo sa bene. (Dell’ebraismo a noi interessa unicamente questa radice).
Manteniamo quindi la concentrazione sulla nostra energia trasformativa, in progress verso il benessere; sulle creazioni che vogliamo noi.

2 – Come applicare quindi gli archetipi?

Laboratorio.
Sei in una situazione. La tua di adesso. Fermati. Stand by. Osserva. Senti. Ascolta. Cosa senti?
Mentre senti vai ai 22 movimenti, guarda le Tavole e ascolta. Scorri segni e simboli, soprattutto leggi e ascolta la funzione, questo è il movimento. Quale ti corrisponde di più in questo momento? Pronuncialo scrivilo, riproducilo.

Quale senti come suo opposto? L’anti? Il più lontano dal tuo sentire di questo momento? Individualo. Pronuncialo. Riproducilo.
Continua. Trovane un altro e il suo opposto. Sempre allinea l’opposto così fai l’Uno delle due parti di ogni tua realtà. Superi l’ancestrale separazione della mente.

Ora fai un altro passaggio: come definiresti questa situazione, con quale archetipo-movimento la chiameresti? Scegli. Pronuncia. Riproduci. E il suo opposto?

Ancora: quale terzo archè-movimento può essere il passo avanti? L’oltre di questa situazione di adesso?
Scorri tutti i movimenti, sentili risuonare in te. Applica il movimento, Espandilo.
Scegli il tuo ascoltandolo fare la sintesi e l’evoluzione di te e del tuo momento.
Sceglilo. Pronuncialo. Riproducilo. Trova l’opposto. Stai su questi.

Ripetili a te stesso e applicali ogni volta che senti la necessità di concentrarti sul tuo passo avanti.
Questo è il metodo. Non è categorico, può essere che chi legge e vuole inoltrarsi sulla strada degli archetipi, senta in sé un modo diverso. Tutto va bene.
Siamo oltre matrix, nei flussi, ciascuno è originale e unico.

di Francesca Salvador


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Con mente Chiara e Luminosa affronta audace il tuo Destino, senza indugio percorri la Via che conduce alla Conoscenza. Con Cuore Puro e Volontà di ferro, niente e nessuno ti può fermare. Per te ogni cosa diventa possibile.

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