Il nome Reiki in lingua giapponese indica l’energia vitale che tutto pervade e che è ovunque, anche in noi.
CHE COS’E’ IL REIKI?
REI è l’aspetto universale illimitato, KI è l’aspetto che scorre in tutto ciò che vive, che oggi potremmo anche scientificamente definire come Energia, radiazioni, campi magnetici, ecc….
Quindi REI=Universo, KI=Energia; REIKI=Energia Universale.
La scienza oggi ci insegna che tutto l’Universo è energia in perfetto equilibrio in continuo movimento, regolamentato da Leggi Cosmiche Naturali ben precise.
Il Reiki ci permette di connettere consapevolmente la nostra personale energia con quella in perfetto equilibrio dell’Universo entrando in comunicazione attiva con essa, per riceverla, incanalarla e trasmetterla, traendone innumerevoli benefici su tutti i piani.
Questa potentissima disciplina energetica molto semplice, riprende in modo moderno gli antichi metodi di guarigione del lontano oriente, ed oggi è alla portata di tutti.
Riscoperto nel 1800 da un monaco cristiano giapponese, (Usui, il cui metodo insegnato in questo seminario prende il nome dall’omonimo), oggi il Reiki si diffonde continuamente nei paesi industrializzati d’occidente, data la sua reale validità e semplicità traendo sempre più larghi consensi dalla grande massa; perciò, sulla base di questo sono nati altri metodi similari quali Karuna, Tibetano, Universale.
I seminari di Reiki si suddividono in tre gradi:
- il primo ci dà l’opportunità di interagire energeticamente sul piano fisico;
- il secondo ci permette di lavorare sul piano psichico e a distanza nonché di potenziare l’energia incanalata in modo più diretto per mezzo dei simboli;
- il terzo ci permette di insegnare ad altri tutto il sistema Reiki.
LE ORIGINI DI REIKI
La Storia di Reiki appare oggi indissolubilmente legata alla figura di Mikao Usui, il Fondatore del Sistema Usui di Crescita Spirituale, che ne introdusse la pratica in Giappone a partire dal 1920.
Se le coordinate geografiche e temporali sembrano precise e avvalorate da documenti e testimonianze, appare tuttavia difficile, ad una più minuziosa indagine, stabilire con esattezza le modalità con cui Reiki iniziò la sua esistenza.
Soprattutto è difficile stabilire se Reiki sia in effetti una disciplina originale, del tutto nuova ed indipendente da qualunque precedente esperienza, oppure se sia possibile tracciare una linea di discendenza e di sviluppo da tradizioni e pratiche già esistenti.
Innanzitutto è importante delineare quella che è la dimensione spirituale del Giappone all’epoca di Usui, ossia verso la seconda metà del XIX Secolo.
Lo Shintoismo, noto in Giappone come “Kami No Michi” ossia “La Via degli Esseri di Luce” si era perfettamente integrato con il Buddhismo fin dall’VIII secolo dopo Cristo grazie alla natura tipicamente sincretica della spiritualità Giapponese. Le divinità del Panteon Scintoista si fondevano con le divinità Buddiste, i Buddha e i Bodhisattva venivano venerati accanto ai Kami, ossia gli Esseri di Luce.
Sacerdoti itineranti, chiamati Yamabushi, ossia “Monaci delle Montagne”, amministravano il culto con rituali e pratiche che risultano una mescolanza di Shintoismo e Buddhismo. Nasce lo Shugendo, ossia letteralmente “La via della crescita psichica e spirituale”.
Lo Shugendo includeva pratiche strettamente ascetiche come il digiuno, la meditazione, l’uso di mantra e di mudra per raggiungere dimensioni estatiche.
Gli Yamabushi ricercavano il “Kantoku”, lo “Stato di Illuminazione”, e per fare ciò si avvalevano di vari rituali di iniziazione, di pratiche sciamaniche, di danze e canti estatici.
Erano soliti meditare sulla cima delle montagne sacre o presso le cascate e in quei luoghi erano soliti costruire templi per il culto.
Lo Shugendo si divideva in due rami principali: lo Onzan-ha, legato al Buddismo Tendai e il Tozan-ha, facente capo alla Scuola Shingon del Buddismo Esoterico dell’Ordine Mikkyo.
L’Ordine Mikkyo è una disciplina esoterica il cui nome significa “Insegnamento Segreto” in quanto si basa su una tradizione strettamente orale delle informazioni e su un processo di attivazione energetica, ossia una iniziazione da parte di un Maestro della disciplina.
Gli insegnamenti del Buddismo Mikkyo derivano dalla tradizione esoterica dell’India e della Cina e furono portati in Giappone a partire dal VI secolo d.C. Furono poi i monaci Kukai (Fondatore dello Shingon) e Saicho (Fondatore del Buddismo Tendai) a ordinarne i concetti centrali.
Possiamo quindi definire la dimensione spirituale giapponese come un insieme ben amalgamato di elementi derivati dalla religione autoctona dello Scintoismo insieme ad insegnamenti popolari tradizionali pre-Buddisti uniti alle pratiche spirituali Sciamaniche e di adorazione delle Montagne Sacre.
A ciò si aggiunge nel tempo la pratica del Buddismo Tantrico Cinese, della Magia Cinese dello Yin e dello Yang, del Taoismo e infine del Buddismo Tibetano.
Ancora oggi per indicare questo alto livello di eclettismo nella partecipazione religiosa si dice che un Giapponese nasce Shintoista, si sposa Cristiano e muore Buddista.
Da una statistica del 1995 emerge effettivamente che il 90% dei giapponesi osservano l’usanza di visitare la tomba di famiglia una volta all’anno e che il 75% possiede un altare Shintoista o Buddista nella propria casa.
E’ nota e comprovata inoltre la secolare esistenza in Giappone di numerose forme di guarigione attraverso l’imposizione delle mani.
Nella Medicina Tradizionale Giapponese (derivata dalla Medicina Tradizionale Cinese) sono ben note numerose posizioni di “Teate” (guarigione con il palmo delle mani) per canalizzare il Ki o Chi (energia vitale).
Nelle arti marziali il Teate viene praticato in varie scuole e Mikao Usui stesso sembra essersi lungamente dedicato alla disciplina del Jujutsu/Kenjutsu. Inoltre fin dall’inizio dell’800 in Giappone vi fu una grande diffusione di un movimento noto come “Reijutsu”, di derivazione Shintoista, avente come scopo il miglioramento della salute fisica e mentale.
Anche il Qi-Gong prevede tecniche manuali di trasmissione dell’energia e molte altre tecniche, fra cui rituali, esorcismi e preghiere venivano praticate da innumerevoli guaritori soprattutto nelle campagne o negli strati più poveri della popolazione.
Esistevano inoltre ai tempi di Usui numerose sette religiose che si riunivano intorno ad un leader carismatico solitamente dotato di poteri di guarigione.
E’ verosimile a questo punto ritenere che ciò che Usui fondò fosse un sistema Filosofico-Spirituale, una pratica per la Guarigione del Corpo e della Mente basato su elementi tradizionali e nel contempo su una personale esperienza di vita, di studio e di pratica ascetica.
Da alcune fonti risulta che Usui sia stato Buddista Tendai, altri ritengono che egli abbia fatto parte della Scuola Shingon dell’Ordine Mikkyo. Ma queste sono solo ipotesi.
Certamente uno studioso, un ricercatore spirituale e praticante di arti marziali non poteva non conoscere a fondo le tradizioni religiose del proprio paese, del proprio popolo e della propria epoca.
In conclusione, sembra lecito desumere che Mikao Usui attraverso anni di studio e di esperienza abbia colto la profonda essenza spirituale del suo tempo e con un supremo atto Mistico/Sincretico ne abbia tratto il suo Metodo di Guarigione Spirituale che oggi conosciamo con il nome di Reiki.
LA VITA DI USUI
Secondo la tradizione orale conosciuta in occidente Mikao Usui era un monaco cristiano nato in Giappone nella seconda metà del XIX secolo, che dopo anni di faticose ricerche e in seguito ad una intensa esperienza mistica, scoprì il Segreto della Guarigione chiamandolo REIKI.
Se fino a qualche anno fa esistevano solo vaghe informazioni sulla vita di Usui, al punto da far dubitare ad alcuni perfino la sua effettiva esistenza, recentemente sono emerse importanti prove documentali e testimonianze del suo passaggio terreno.
Le iscrizioni sul suo monumento funerario, il presunto ritrovamento di un personale Manuale di Appunti, il graduale superamento di comprensibili reticenze nei confronti degli occidentali da parte dei depositari orientali (più che centenari) dei suoi insegnamenti, hanno delineato una figura più nitida della vita e delle opere di Usui Sensei.
Ringraziamo il nostro Socio e amico fraterno Giuseppe Gaviraghi per la testimonianza e la documentazione da lui fornita dopo essersi recato in visita alla Tomba di Usui.
Noi oggi sappiamo che Mikao Usui nacque il 15 Agosto 1865 nella provincia di Kyoto, in Giappone, nel villaggio di Tania-mura, oggi chiamato Miyamacho, nel distretto Yamagata, che oggi è la Prefettura di Gifu. Nel 1869 iniziò i suoi studi presso la scuola di un Monastero di Buddismo Tendai. La famiglia di Usui era seguace del Buddismo Tendai e proveniva da una discendenza di Samurai (Hatamoto).
All’età di 12 anni cominciò a dedicarsi alle arti marziali raggiungendo alti livelli. Era uno studente assai dotato e diligente. Viaggiò molto per studio e per lavoro, ma non ebbe fortuna in affari e cadde in disgrazia. Ma seppe riprendersi e continuò il suo lavoro di crescita. A 30 anni Usui Sensei sposò Sadako Suzuki da cui ebbe due figli, un maschio, Fuji (nato nel 1908) e un femmina, Toshiko, (nata nel 1913).
Nel Marzo del 1922, come risultato finale di un percorso spirituale culminato con un digiuno e una meditazione di 21 giorni, Usui entrò in contatto con Reiki e comprese come utilizzarlo quale strumento di crescita personale, evoluzione spirituale e autoguarigione.
Nell’Aprile del 1922 anni aprì il suo primo Centro di Pratica e Insegnamento ad Harajuku, Aoyama, Tokyo. Il “motto” del suo centro era: “In Unione con il proprio Sé attraverso armonia ed equilibrio”. La sua fama crebbe rapidamente e molte persone lo raggiunsero per studiare con lui.
Nel 1923 Tokio fu distrutta da un terribile terremoto. Migliaia di persone morirono, altre furono ferite, altre si ammalarono. Usui si adoperò per portare sollievo alle vittime con i suoi poteri di guarigione
Nel 1925, in seguito alla grande affluenza, Usui si spostò in un altro Centro, più grande, a Nakano, nella periferia di Tokyo.
Usui era una persona affettuosa, calorosa e umile nell’atteggiamento. Era forte di salute e fisicamente ben proporzionato. Non si dava mai arie e aveva sempre un sorriso per tutti.
Si dimostrava assai coraggioso nell’affrontare i momenti difficili. Amava leggere e scrivere, possedeva conoscenze in materia di medicina, psicologia, teologia, praticava l’arte della divinazione e conosceva le religioni del mondo. Nel corso della sua vita trasmise i suoi insegnamenti ad oltre duemila persone e iniziò 17 Maestri.
Morì il 9 Marzo del 1926 all’età di 62 anni. Dopo la sua morte alcuni dei suoi studenti crearono la Usui Reiki Ryoho Gakkai (Associazione per l’apprendimento del Metodo di Guarigione Usui Reiki) e lo dichiararono post-morte Presidente.
Nel Febbraio 1927 venne eretta una Stele commemorativa nel cimitero del tempio Saihoji in Tokyo, da cui abbiamo la maggiore quantità di informazioni sulla vita di Usui. Il mese successivo venne costruita dal figlio Fuji Usui una tomba di famiglia, contenente le spoglie di Usui Sensei.
Un anno dopo la sua morte, avvenuta nel 1926, venne fondata la Reiki Ryoho Gakkai, l’organizzazione che si è occupata di mantenere e trasmettere gli insegnamenti originali di Usui. Da allora ci sono stati 6 presidenti: il Signor Ushida, il Signor Taketomi, il Signor Watanabe, il Signor Wanami, la Signora Kimiko Koyama e l’attuale Presidente Signor Kondo.
Per quanto riguarda la diffusione di Reiki in occidente, occorre risalire all’incontro di Usui con Chujiro Hayashi, Ufficiale di Marina in congedo, che avvenne, sempre secondo la tradizione, in uno dei mercati in cui Usui vagava con una lanterna in mano alla ricerca di uomini interessati alla verità. Hayashi fu immediatamente affascinato dalla saggezza e profonda convinzione di Usui e decise di seguirlo e diventare a sua volta Maestro. Morì il 10 Maggio 1940.
Hawayo Takata conobbe Hayashi alle Hawaii nel Novembre del 1936 e qualche anno più tardi divenne Maestra. Fu proprio lei a portare Reiki nel mondo Occidentale quando si trasferì in California.
Era nata il 24 Dicembre 1900 e morì nel 1980, lasciando 22 Maestri di Reiki, molti dei quali americani: George Araki, Dorothy Baba (deceduta), Ursula Baylow (deceduta), Rick Bockner, Patricia Bowling, Barbara Brown, Fran Brown, Phyllis Furumoto (nipote di Takata Sensei), Beth Gray, John Gray, Iris Ishikuro (deceduta), Harry Kuboi, Ethel Lombardi, Barbara McCullough, Mary McFayden, Paul Mitchell, Bethel Phaigh (deceduta), Shinobu Saito, Virginia Samdahl (deceduta), Wanja Twan, Barbara Weber Ray, Kay Yamashita(sorella di Takata Sensei).
Da questi Maestri ebbe origine il Reiki Occidentale, in meno di 20 anni Reiki si è diffuso in tutto il mondo ed è attualmente praticato da decine di milioni di persone. Migliaia di Maestri operano quotidianamente in ogni paese spargendo nuovi semi. Ci auguriamo che un giorno tutti possano conoscere i benefici di Reiki.
*Ciò che si conosce della Tradizione Occidentale del Reiki sembra essere fondamentalmente il frutto e l’evoluzione degli insegnamenti di Hawayo Takata ai suoi studenti americani. Fra questi Phyillis Furumoto e Paul Mitchell sono stati nominati rispettivamente Grand Master e Head of the Discipline dalla Reiki Alliance, l’organizzazione americana per la diffusione e la tutela del Metodo Usui.
Fran Brown ha pubblicato diversi libri contenenti gli insegnamenti originali di Takata.
Barbara Ray ha fondato l’AIRA, American International Reiki Association.
Nel 1983 ha pubblicato il primo libro su Reiki (almeno in occidente) dal titolo “The Reiki Factor”. Da allora ha creato i seguenti trademark: “The Radiance Tecnique (TRT)”, “The Official Real Reiki”, “Authentic Reiki”, “The Official Reiki Program”, “Radiant Touch”, “Real Reiki”. Afferma di essere l’unica Maestra iniziata da Takata Sensei ad essere stata iniziata”…a tutti e sette i livelli del Sistema Usui di Crescita Spirituale”.
Le recenti scoperte sul Reiki Giapponese vanno attribuite a Frank Arjava Petter, che ha scritto numerosi testi sull’argomento (Reiki Fire, The Legacy of Usui) a Hiroshi Doi che ha pubblicato il libro “Iyashi no Gendai Reikiho” (Modern Reiki Method for Healing) e a Andrew Bowling e Chris Marsh che stanno diffondendo anche in occidente l’Usui Teate. Esistono altre forme di insegnamento che si rifanno alla linea giapponese, come l’Usui Do e il Japanese Traditional Reiki.
Ma esistono numerose altre forme che si sono sviluppate e stanno nascendo in ogni istante ed è forse impossibile menzionarle tutte.
Voglio solo ricordare che Reiki è Reiki, qualunque nome gli venga attribuito, fu scoperto da Usui e tramandato attraverso i suoi studenti in tutto il mondo.
Ciò che rende Reiki potente ed efficace è la cerimonia di attivazione, è l’uso corretto dei procedimenti e dei simboli che vengono tramandati dal Maestro/Insegnante di Reiki.
Poco conta il nome, l’importanza è che colui che insegna Reiki sia persona onesta e saggia, una persona di cuore che comprenda la grandezza e l’importanza di Reiki e aiuti lo studente a crescere e a praticare in modo corretto uno dei più importanti doni che l’umanità abbia ricevuto per la sua crescita spirituale.
L’INSEGNAMENTO
Nessun uomo può rivelarvi altro se non quello che giace semiaddormentato nell’albeggiare della vostra conoscenza
Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i suoi studenti Non offre il suo sapere, ma piuttosto la sua fede e il suo amore
Se egli è davvero saggio non vi invita ad entrare nella dimora della sua saggezza Ma piuttosto vi guida fino alla soglia della vostra mente
Poichè la visione di un uomo non presta le proprie ali ad un altro uomo
E come ognuno di voi è solo davanti all’occhio di Dio Così ognuno di voi deve essere solo nella sua conoscenza di Dio
E nella comprensione delle cose terrene
REIKI, COME E PERCHE’
Il Reiki, che come già detto in precedenza è energia Universale in perfetto equilibrio, ci può aiutare a risolvere qualsiasi problema dovuto da squilibri che, per cause a noi più o meno sconosciute, rendono disarmonica la nostra vita compromettendone la salute fisica, mentale, emozionale e spirituale.
Partendo dal concetto scientifico che ogni cosa è energia, dal canto nostro anche il corpo fisico, le emozioni, i pensieri fanno parte di essa; quindi tutto ciò che ci riguarda può essere riequilibrato dal Reiki.
Lo scopo principale che il Reiki si prefigge, è quello di aiutare noi stessi e gli altri ogni qual volta desideriamo farvi ricorso, mantenendoci sempre più in armonia con noi stessi e con l’Universo intero rendendo la nostra vita interiore sempre più soddisfacente oltre ad altri innumerevoli e soggettivi vantaggi che ognuno può trarne.
Ogni persona vive questa fantastica esperienza a modo proprio, e per ciò va provata in prima persona per poterla comprendere a pieno.
CHE COS’E’ UN’ARMONIZZAZIONE
Il neofita, per poter incanalare l’energia Reiki, deve ricevere le armonizzazioni o purificazioni dei canali energetici (Chakras) che il master effettua durante i seminari, permettendo da quel momento che ne divenga un tramite per tutta la vita, per se stesso e per gli altri.
L’armonizzazione è un processo breve, delicato ed intimo, che il master effettua apponendo le sue mani sul capo del ricevente, avvalendosi dei simboli relativi.
(premetto che il Reiki non è religione, un dogma o un’oscura pratica esoterica in odore di setta);
IL REIKI E’ SOLO REIKI
Quando un individuo è reso potente e purificato energeticamente dalla trasmissione delle armonizzazioni Reiki, da quel momento potrà attingere maggiormente all’energia Universale.
Inizialmente per circa 15 giorni dopo le armonizzazioni, il ricevente (ma ciò non è di regola) potrà andare incontro a delle brevi e a volte bizzarre innocue crisi di risoluzione, come ridere senza senso, pianti liberatori, amore incondizionato per tutto, sensazione di volare mentalmente, visioni paradisiache, indifferenza, vuoto mentale, diarrea, e in rari casi vomito, ecc…..
Ogni persona ha il proprio modo inconscio di aprirsi al Reiki e di liberarsi dalle vecchie ferite che ha accumulato fino a quel momento, ma ciò non dovrà intimorirci, anzi…..
Nel corso dei due giorni del seminario di primo grado, verranno effettuate 2 armonizzazioni al giorno per partecipante, che in tutto sono quattro.
Al termine del seminario di primo grado, è necessario effettuare un bagno caldo sciogliendo 1 Kg. di sale grosso da cucina per pulire l’Aura da impurità energetiche dovute alle armonizzazioni.
TECNICHE DI MEDITAZIONE ZEN
Sedetevi in un luogo tranquillo ben eretti sulla punta di una sedia o per terra nella posizione del loto o a gambe incrociate a stomaco vuoto senza appoggiare la schiena facendo attenzione a non pendere né a destra né a sinistra né avanti né indietro.
Spingete la lingua in avanti contro il palato, la bocca è chiusa i denti si toccano e gli occhi sono semi aperti; non perdete lo sguardo nel vuoto; non fissate alcun oggetto.
Le mani appoggiatele a palmi in su sulle cosce cercando di aprire e rilassare il più possibile le spalle e il bacino tendendo leggermente la nuca col mento un po’ rientrato, spingendo la sommità del capo verso l’alto.
Cercate di rimanere perfettamente immobili e tranquilli arrestando i più sottili movimenti del corpo e della mente.
Una volta fissata la vostra postura perfetta senza eccessiva tensione o rilassatezza, rimanete continuamente concentrati sulla verticalità della vostra posizione.
Lasciamo continuamente il respiro e i pensieri così come sono senza intervenire per modificarli, senza scacciarli o attaccarci continuando a volgere l’attenzione alla postura eretta.
Se qualunque cosa dovesse disturbare la vostra meditazione e vi accorgete dei pensieri, le emozioni, la malavoglia, i rumori, i dolori, il torpore, il sonno o qualsiasi sentimento o sensazione buona o cattiva, tornate continuamente a volgere l’attenzione sulla vostra postura.
Questo è l’esercizio della meditazione Zen, ovvero
ATTENZIONE COSTANTE DELLA PROPRIA POSTURA;
la durata di questo esercizio può durare da mezz’ora ad un’ora al giorno.
COME AGISCE IL REIKI
Il Reiki porta benessere ed equilibrio a tutto ciò che noi incanaliamo accelerando considerevolmente tutti i processi evolutivi siano essi psichici, spirituali, emozionali e materiali;
quando e ovunque viene incanalato dall’esperto, dopo alcuni semplici accorgimenti preliminari, il Reiki si attiva subito spontaneamente e più o meno sia a livello quantitativo che qualitativo a seconda di ciò o chi che necessita in quel momento riequilibrare.
Essendo l’energia Reiki intelligente, che agisce indisturbata sia dalla nostra coscienza che la incanala e sia da quella (in questo caso) della persona trattata mediante i training o le armonizzazioni, si adegua apparentemente allo stato energetico attuale di tutto ciò a cui essa viene incanalata, lavorando così il più naturalmente e profondamente possibile rimuovendo le cause prime di ogni squilibrio o blocco energetico che si era venuto a creare, rendendo questo metodo di crescita interiore semplicissimo e nello stesso tempo più che mai efficacissimo e mirato.
L’energia Cosmica Universale del Reiki presente in ogni cosa, porta equilibrio ovunque viene incanalata adeguando ad essa tutto ciò che è in contrasto con la vera realtà Universale, risolvendo ed eliminando ogni impedimento e blocco.
I CANALI ENERGETICI DELL’UOMO (CHAKRA)
I Chakras sono vortici (o centri psicofisici) energetici che compongono la nostra aura o campo energetico.
All’interno del nostro campo energetico ve ne sono più di mille, ma quelli principali che noi andremo a trattare col Reiki sono sette.
Essi sono posti in fila lungo la nostra colonna vertebrale a partire dalla sommità del capo fino al coccige e sono in corrispondenza di organi vitali principali.
I Chakras possiedono sia il polo positivo (dorsale) che negativo (posteriore) tranne che per il primo e per il settimo.
Ciascuno possiede caratteristiche energetiche fisiche, emozionali, mentali e spirituali diverse e collegate tra loro.
Di seguito mi limiterò ad elencarne i loro nomi e la loro collocazione (chi volesse approfondire la materia troverà nell’ultima pagina della presente dispensa la bibliografia relativa all’argomento).
1° Chakra della radice (Muladhara) in corrispondenza del coccige
2° Chakra della procreazione (Svadhisthana) in corrispondenza degli organi sessuali
3° Chakra del plesso solare (Manipura) in corrispondenza dello stomaco
4° Chakra del cuore (Anahata) in corrispondenza tra i due capezzoli
5° Chakra della gola (Vishuddha) in corrispondenza della base del collo
6° Chakra del terzo occhio (Ajna) in corrispondenza della fronte tra le due sopraciglia
7° Chakra della corona (Sahasrara) in corrispondenza della sommità del capo
Seguira’ la Seconda Parte dove affronteremo tutta la parte Pratica.
Se vuoi saperne di più sulla nostra organizzazione e il percorso che propone, ti invitiamo a consultare le seguenti sezioni:
Puoi anche contattarci al seguente indirizzo: info@ordinedeldrago.org.