La potente tecnica dell’Iridologia è un’antichissima tecnica di analisi diagnostica e di controllo dell’iride degli occhi. Oggi non è normalmente intesa come una terapia, ma lo può divenire se si utilizzano apparecchiature speciali elettroniche che emettono piccoli fasci di luce colorata, che vengono indirizzati nei punti dell’iride che devono essere trattati e che corrispondono a parti o sistemi del corpo.

Origine e Funzionamento

La parola Iridologia è composta da 2 parti “IRIDO” e “LOGIA“. La parola “iride” deriva dal greco e significa arcobaleno per la sua colorazione o aureola perché è considerata come un’aureola che circonda la pupilla ed è la sua pigmentazione che conferisce all’occhio il colore che lo caratterizza.

In altre parole l’iride è il segmento della membrana vascolare dell’occhio, che costituisce un diaframma contrattile, variamente colorato, formato da lamelle irradiantesi dal suo centro. Essa è posta davanti al cristallino e circoscrive la pupilla. La seconda parte della parola significa: Studio e trattazione di… quindi il significato completo è: “studio e trattazione dei significati dell’iride dell’occhio”.

L’analisi iridologica consente di avere un quadro dell’organismo e dei suoi disturbi in chiave di processi di alterazione psico-fisica, permette di scoprire le cause e le concause profonde di una malattia già in atto e di svelare anche processi patologici che ancora non si sono manifestati, così come le tendenze a contrarre un particolare disturbo nel tempo.

Ogni zona è indicatrice di numerose informazioni specifiche, per una corretta diagnosi è però necessario basarsi non solo sui segni specifici trovati, ma valutare soprattutto le relazioni d’insieme basandosi anche su una anamnesi semeiotica specifica.

Recenti studi effettuati in Svezia, Gran Bretagna, Francia e negli Stati Uniti (vedi sotto) stanno riconfermando l’Iridologia a scienza diagnostica e preventiva anche per il medico generico.

Tant’è che oggi persino nelle tecniche di controllo, verifica, identificazione di una persona, si utilizza la lettura dell’iride quale IRRIPETIBILE (perche’ personalizzato dall’essere stesso) come strumento di maggior completezza.

La Potente Tecnica dell'Iridologia
“Queste scoperte fanno capire che le persone con differenti iridi tendono a seguire diverse traiettorie caratteriali” ha dichiarato Matt Larsson, che ha condotto lo studio “e differenze nell’iride potrebbero costituire biomarcatori della personalità”.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima

A dirlo questa volta non è un adagio popolare ma una ricerca dell’Università di Orebro, Svezia.Gli scienziati svedesi, in un articolo pubblicato sulla rivista Biological Psychology, hanno infatti illustrato il modo in cui distinguere nevrotici, teneroni e impulsivi sulla base del loro iride.

Essi hanno fotografato l’iride di 428 persone a cui è stato in seguito chiesto di riempire un questionario per determinare la loro personalità.Gli studiosi hanno soprattutto guardato alle piccole cavità e ai solchi che si formano sull’iride quando la pupilla si dilata.

Secondo i risultati dell’indagine, le persone con una prevalenza di cavità sarebbero più ‘calorose’ e tenere, quelle con una prevalenza di solchi più nevrotici, impulsivi e volubili.

I ricercatori hanno suggerito che il gene PAX6 – responsabile dello sviluppo dell’iride nell’embrione – potrebbe giocare un ruolo molto importante, in questo meccanismo, infatti precedenti ricerche avevano mostrato che una mutazione in questo gene è legata all’impulsività e all’asocialità.

“Queste scoperte fanno capire che le persone con differenti iridi tendono a seguire diverse traiettorie caratteriali” ha dichiarato Matt Larsson, che ha condotto lo studio “e differenze nell’iride potrebbero costituire biomarcatori della personalità”.

Possiamo dire che i fondatori Europei dell’Iridologia furono Von Peczely (1826-1911) e lo svedese N. Liiljequist (1851-1936) che scrisse un lavoro intitolato “Oegendiagnosen” ne descrisse i segni importanti per la diagnosi iridologica.

Novanta anni or sono un medico Ungherese, Ignatz Von Peczely, raccogliendo un uccello ferito ad una zampa, si accorse che nell’iride dell’animale era comparsa una macchia; poté così rendersi conto della relazione tra zampa rotta e la comparsa della macchia nell’iride.

Dopo molti anni di studi e di ricerche sui malati, nell’ospedale ove lavorava nel 1880, scrisse un saggio intitolato: “Introduzione allo studio della diagnostica attraverso gli occhi”, riportando una mappa che contraddistingueva circa 35 punti corrispondenti ad altrettanti organi del corpo.

Questa carta fu in seguito perfezionata e completata da altri studiosi tra i quali ne citiamo alcuni: Leon Vannier che pubblicò “La diagnosi delle malattie attraverso gli occhi”, Gilbert Jausas, Gaston Verdier, Bourdiol, Faronay, J. Deck, F. Vida, S. Jurasumas, Fortier-Bernoville pubblicò “Introduzione allo studio della iridologia scientifica”; V. L. Ferrandic, B. Jensen, H. E. Lane, H. Lindlarh, Kriege, Theegarten, Jaroszyk, Angerer, Schanabel, Lilyequist ecc. Partiti con 35 corrispondenze, oggi siamo a 160 punti Iride, Organi.

La Potente Tecnica dell'Iridologia
Nella mappa di Jensen si sono individuate 166 cosiddette aree, 80 nell’iride destra e 86 in quella sinistra.

 

La mappa dell’iride di Bernard Jensen

Nella mappa di Jensen si sono individuate 166 cosiddette aree, 80 nell’iride destra e 86 in quella sinistra. Per identificare meglio le specifiche zone si considera la mappa che corrisponde ad un’iride come il quadrante di un orologio, ad esempio l’area corrispondente al cervello occupa la posizione tra le 11 e le 13, i polmoni e la cassa toracica sono alle 3 nell’iride sinistra, le gambe alle 6.

Le aree si configurano sia in senso circolare che radiale, cioè vi sono cerchi concentrici divisi in spicchi, lo schema della mappa è asimmetrico, complessivamente il grafico corrisponde alle zone anatomiche in cui si trovano gli organi e le diverse parti del corpo.

Ad esempio il cervello alla sommità, il piede in basso, i polmoni orizzontalmente fuori dalla circonferenza dell’iride, l’area delle viscere è più all’interno, la pelle è verso l’esterno. Vi è un’ulteriore suddivisione empirica in sette zone come aiuto per la localizzazione dei segni iridologici.

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Anatomia dell’Occhio

Cristallino – Iride – Cornea – Coroide – Corpo ciliare: parte dell’occhio posta tra coroide e iride; è localizzato dietro l’iride e attorno al cristallino.

Il corpo ciliare ha due funzioni: ha una porzione muscolare (muscolo ciliare) che serve per mettere a fuoco le immagini a varie distanze; e una secernente che produce l’umor acqueo che riempie la parte anteriore dell’occhio.
Pupilla – Retina – Sclera – Corpo vitreo – ZonulaLa Potente Tecnica dell'Iridologia

L’occhio e precisamente il bulbo oculare é costituito da tre strati sovrapposti di tessuto.

  1. La parte più esterna viene chiamata sclera ed è quella che comunemente viene chiamata “bianco degli occhi”; al centro della parte anteriore della sclera è situata la cornea, che è un tessuto trasparente e non vascolarizzato che della sclera fa parte, la quale ha il compito di consentire il passaggio dei raggi luminosi.
  2. La seconda membrana, che si trova al di sotto della sclera, assume il nome di corioide e nella sua parte centrale anteriore, in una zona che corrisponde anatomicamente alla collocazione della cornea, da forma all’iride, tessuto che è fortemente vascolarizzato ed innervato.
  3. Il terzo strato, il più interno, è la retina che è sensibile alla luce che trasforma in segnali elettrici, i quali inviati al cervello tramite il nervo ottico ci consentono di vedere.

Quindi l’iride è la parte anteriore della tunica vascolare dell’occhio ed è posta fra la cornea ed il cristallino.Ha forma circolare e presenta un “buco nero” al centro chiamato pupilla il cui diametro aumenta o diminuisce a seconda dell’intensità della luce; essa presenta nella sua faccia anteriore una colorazione propria che determina il “colore” dell’occhio.

E’ costituita da uno stroma connettivale lasso, ricco di cellule pigmentate e di fibre elastiche e rivestito anteriormente da endotelio, posteriormente da strati epiteliali derivati dai foglietti della tunica nervosa.

La Retina è la membrana più interna dell’occhio. Con le sue cellule sensibili alle radiazioni luminose, invia al cervello attraverso il nervo ottico le informazioni da interpretare.

Tra le cellule che compongono la retina si devono ricordare: i coni, responsabili della visione a colori, ma sensibili solo a luci piuttosto intense, e i bastoncelli, che sono particolarmente sensibili a basse intensità di luce ma non ai colori.

Pertanto i coni operano soprattutto in condizione di luce piena, mentre i bastoncelli permettono la visione anche quando la luce è scarsa.

La Potente Tecnica dell'Iridologia
Per la sua formazione embriologica l’Iride è una specie di memoria, registro ideale per conservare le informazioni

La Seconda Memoria

Gli occhi si possono considerare un’estensione del cervello, ma sono anche il principale dei suoi sensori esterni, infatti durante il processo di formazione del feto, occhi e cervello sono una struttura unica che si origina dallo stesso foglietto embrionale.

In iridologia non si leggono solo i segni dell’iride, ma anche i segni pupillari, importantissimi ed i segni espressi dai vasi sanguigni della sclera e della retina, ma l’iride resta il principale “libro della vita”, nel quale poter leggere lo stato di salute del soggetto.

All’ingrandimento l’Iride, vista di fronte, fa risaltare 4 principali zone concentriche:
Il centro, la zona pupillare, la zona del collaretto e la zona ciliare esterna.
Si tenga presente che il nervo ottico è formato da circa 1.200.000 fibre che collegano l’occhio al cervello.Questo legame è il più complesso ed il più ricco esistente negli organismi viventi.

L’iride è l’organo più ricco di dati (informazioni) del corpo; essa contiene circa 270 punti utili, misurabili e di identificazione specifica.Per la sua formazione embriologica l’Iride è una specie di memoria, registro ideale per conservare le informazioni che sono contenute nei foglietti embrionali che hanno originato anche le diverse funzioni e gli organi del corpo; essa appare alla osservazione come un disco di colore variabile e diverso da individuo ad individuo.

I colori principali delle iridi sono: Il Marrone ed il Blu; abbiamo varie sfumature sul Grigio, Castano, sull’Azzurro e sul Verde; poi vi sono il Verde ed il Marrone scuro.

Queste variazioni di colore dipendono da fattori ereditari, dalla costituzione personale o da alterazioni che sopravvengono per infiammazioni od intossicazioni corporee e che mediante la lettura dell’Iride si rilevano chiaramente.

Prima di arrivare ad analizzare i dati che l’Iride può fornire è necessario effettuare una Iridoscopia, la quale è un esame visivo dell’Iride mediante una fonte di luce e una lente od un microscopio adatto o meglio ancora una lampada a fessura (quella che usano gli oculisti).

L’esame del fondo della retina è altrettanto importante, in quanto segnala per esempio, il grado di degenerazione dei vasi sanguigni collegato ai processi di aterosclerosi, ecc.
Molti si chiederanno come mai con tanta tecnologia a disposizione, si debba utilizzare questa tecnica ?

La risposta è che nell’Iride sono riflessi tutti gli organi del corpo.Da questa lettura è possibile capire quali organi o sistemi sono alterati (malati); da quanto tempo quell’organo o sistema è sofferente; quali sono le vere cause e concause che lo hanno alterato e se c’è predisposizione ereditaria a rendere disordinato quell’organo o sistema; evidentemente con tutte queste informazioni è possibile effettuare veri e propri esami dello stato di salute di un essere umano.

Oltre a tutto con questi dati si può affrontare meglio il problema dei consigli terapeutici che andremo a fornire alla persona esaminata e su ciò che deve fare per recuperare la salute; inoltre si possono prevedere a grandi linee, gli stadi successivi dei disordini e dove essi tenderanno a cristallizzarsi, cioè a fissarsi.

Altro fatto importantissimo è che avremo dalla lettura dell’Iride la possibilità di avere qualche indicazione sul carattere del soggetto oppure conoscere a quanto tempo risale il suo disordine e fatto molto utile, da quale causa esso è stato generato.
Queste cause se chiarite con l’esaminato, gli daranno la possibilità di recuperare la salute.

La Potente Tecnica dell'Iridologia
L’iride è una struttura circolare, posta dietro la cornea ed anteriormente al cristallino.

Suddivisione dell’Iride

Le iridi vengono convenzionalmente suddivise dalle varie scuole in settori circolari e radiali.Con lo studio dell’iridologia possiamo riscontrare e confermare anche che il Buco pupillare o “Buco nero”, rappresenta-simboleggia la parte Spirituale dell’essere l’IO SONO-Ego/IO e quindi il suo bordo pupillare (la circonferenza) simboleggia-rappresenta la sua mente/organo che congloba e contiene la Sua propria CoScienza, la quale e’ in eterno contatto con l’INFINITO (essendo un punto dell’infinito stesso e quindi la CoScienza dell’InFinità), proprio attraverso il “Buco nero”.

La prima parte del corpo, della parte fisiologica, che è in contatto con quella Spirituale è il Cerchio/Anello metabolico e proiezione del sistema nervoso in particolare il sistema nervoso Neurovegetativo, quello che soprassiede alle funzioni degli organi e precisamente una parte di quel sistema, quello che si chiama: Parasimpatico.

Infatti, esso è legato alla contrazione pupillare; questo è a sua volta legato al Cerchio/Anello digestivo (bocca, faringe, esofago, stomaco, duodeno, intestino, ano), ma il fatto più importante che si evidenzia nell’iride è che è lo stomaco il primo organo legato alla “discesa” della Salute o della malattia, in quanto subito a contatto con questo cerchio “digestivo”.

Vi è in primis lo Stomaco e solo successivamente l’intestino, proprio a significare che il primo “organo” interessato alla Salute/malattia è proprio lo STOMACO (funzione gastrica), da esso si dipartono, con un movimento a spirale che fa “scendere” nel corpo fisico, anche tutte le cosiddette impropriamente “malattie” ed è quindi in esso (cerchio digestivo) che occorre attivarsi in primis, per normalizzare le digestioni e quindi per riordinare i processi di alimentazione e di nutrizione cellulare.

Poi incontriamo il Cerchio detto del Collaretto o siepe, che è la proiezione della parte del Sistema Nervoso chiamato: Ortosimpatico; il quale svolge anche la funzione Dilatante; a sua volta esso è legato al Cerchio della grande circolazione e proiezione del sistema linfatico a sua volta legato al Cerchio di proiezione degli Organi, a parte alcune funzioni gastriche e digestive.

Infine verso l’esterno, si arriva al Cerchio del Derma che riflette le formazioni vascolari periferiche, la parte legata al Derma, la Pelle.Questi settori circolari od anelli concentrici, sono evidenziati e correlati radialmente ed a spirale, dall’Ego/IO fino alla Pelle, sua espressione esterna, il fuori.

I Settori circolari detti Cerchi od Anelli: a secondo delle varie scuole, il numero dei settori/anelli circolari, varia da sette a nove.In questo caso consideriamo la suddivisione in nove settori, in quanto essa consente una lettura più approfondita.

  • Il primo cerchio/anello lo troviamo a partire dalla pupilla, proprio a contatto con essa: è chiamato l’Orlo Pupillare Interno (OPI) od anello Metabolico. Il buco nero rappresenta l’IO SONO > Ego/IO dell’Essere con la sua Coscienza.
    Questo anello è sempre presente nella persona sana, mentre nelle persone che soffrono di disturbi subisce modificazioni di forma e consistenza, sino a giungere alla completa scomparsa.

L’OPI indica il grado di vitalità dell’organismo, le sue capacità di recupero quando malato, lo stato energetico del soggetto.La presenza, la consistenza, la forma o l’assenza di questo primo anello, sono un preciso indicatore dello stato diatesico della persona, in stretta relazione con le fasi della Sindrome di Adattamento Generale di Selay (SAG);

Salvo certi specifici casi, le età biologiche sono spesso riallineabili all’età anagrafica del soggetto.Solo nel caso di malattie lesionali non reversibili, l’età biologica non è modificabile.

  • Il secondo cerchio/anello che si considera e adiacente all’Orlo Pupillare Interno, è l’anello della funzione gastrica; il suo colore varia di tonalità ed intensità in relazione al buono o cattivo funzionamento dello stomaco.
  • Il terzo cerchio/anello è praticamente tutt’uno con il precedente ed è l’anello indicatore della funzione intestinale; le modificazioni a cui va incontro sono uguali a quelle dell’anello gastrico, ma più marcate e quasi sempre oltre alle differenze di colore si notano segni particolari che indicano problemi di forma fisica dell’intestino esempio: restringimenti, prolassi, occlusioni, diverticoli ecc.

Di fatto l’anello gastrico e quello intestinale si leggono insieme in quanto appartengono al tubo digerente; essi sono non solo collegati fisicamente, ma anche hanno un sistema nervoso indipendente da quello centrale, detto enterico.

  • Il quarto cerchio/anello viene chiamato anello del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), collaretto o siepe, a seconda degli autori e delle varie scuole; questo quarto anello viene a trovarsi esattamente dove si congiungono l’iride pupillare (interna) e l’iride ciliare (esterna).

Nel punto di congiunzione l’iride forma un rilievo che viene chiamato Angolo di Fuchs e che può avere diversi profili. L’anello del SNA si adagia proprio sopra questo profilo, per cui questi due segni debbono essere valutati assieme; essi forniscono una immagine precisa della capacità e delle modalità di reazione del Sistema Neuro Vegetativo.

  • Il quinto cerchio/anello è quello che indica lo stato funzionale delle ghiandole endocrine e non a caso è adiacente all’anello del SNA, infatti il funzionamento delle ghiandole endocrine è in stretta relazione al funzionamento del Sistema Neuro Vegetativo; i segni che questo anello esprime sono più spesso segni grafici, come la separazione delle fibre dell’iride, ma anche cromatici.
  • Il sesto cerchio/anello viene definito anello degli Organi, poiche’ in questa fascia dell’iride vengono collocate le proiezioni di tutti gli organi dell’organismo.
    Per una accurata lettura, occorre valutare con attenzione l’anello degli Organi, con l’aiuto della suddivisione settoriale dell’iride che segue il senso orario.
  • Il settimo cerchio/anello indica il funzionamento del Sistema Linfatico e Circolatorio.
  • L’ottavo cerchio/anello è la proiezione del sistema cutaneo, cioè della pelle ed è l’anello che occupa la parte più esterna dell’iride.
  • Il nono cerchio/anello non è collocato sul disco irideo, ma proprio sul confine tra iride e sclera verso l’esterno; i segni che questo anello evidenzia sono solo di tipo cromatico e sono sempre da mettere in relazione con gli altri segni rilevati dall’iride. L’Anello Esterno all’Iride, può dare indicazioni sia di tipo somatico che psichico.Di tutti i cerchi/anelli descritti, solo due devono essere sempre presenti, in quanto indice di buona salute:

L’anello Esterno all’iride e l’anello del Sistema Nervoso Autonomo.
Tutti gli altri compaiono solamente quando l’organismo è, in qualche modo, più o meno scompensato.

La Potente Tecnica dell'Iridologia
Occorre prestare molta attenzione alla lettura dei settori circolari, poiche’ ciò consente una valutazione del terreno del soggetto, della sua evoluzione diatesica e del suo stato PsicoNeuroEndocrinoImmunitario…

I Colori

Possiamo trarre anche informazioni di tipo psicologico/spirituale e quindi conoscere la personalità di colui che si sottopone all’esame iridologico.

In genere Iridi dal colore Blu intenso: denotano una notevole profondità interiore, unita a ricchezza di idee e di pensiero; indicano inoltre una natura passionale ed allo stesso tempo equilibrata ed armonica.

Iridi celesti o verdi: Rivelano un’innata tendenza al sentimentalismo, denotano calore umano e sincerità nei rapporti affettivi in genere; in genere sono anche facilmente preda delle loro emozioni, per lo meno di quelle intense; maggiore difficoltà nell’esercizio della volontà anche per piccole tensioni emotive; possono indicare anche grande vitalità ed impulsività.

Iridi castano chiaro: Eterogeneità di interessi, versatilità, esuberanza.

Iridi castano scuro: oltre alle caratteristiche di quelle chiare, bisogna aggiungere una migliore facilità all’esercizio della volontà ed a raggiungere maggiore sicurezza; prevalenza del controllo sull’emotività rispetto agli altri colori dell’iride.

Iridi nere: Sicurezza, coraggio, forza. Rivelano un grande desiderio di auto affermazione a tutti i costi ed il bisogno di mettersi in mostra per timore di passare inosservato; alcune volte è indice di durezza d’animo e di freddezza.

Iridi grigio chiaro: Vivacità, allegria, ottimismo ed entusiasmo connessi ad un notevole auto controllo ed un’eccezionale consapevolezza dei propri limiti.

Iridi grigio scuro: In genere una personalità attenta ed indagatrice, coloro che presentano questa caratteristica, sono comunque dotati di discrezione, controllo e coscienza di sé, perciò riescono agevolmente ad inserirsi nella vita in modo equilibrato e coerente.

L’Esame Iridologico

Per l’esame iridologico, è buona norma avere una lente con almeno 6/7 ingrandimenti; in questo caso è opportuno avere molta esperienza per interpretare correttamente i segni che si vedono; usando invece un microscopio oculistico, che permette ingrandimenti da 6 a 50, meglio se binoculare, anche le persone alle prime armi possono fare studi interessanti e seri sull’Iridologia.

Naturalmente l’esperto trarrà beneficio, da una lettura effettuata con microscopio (o lampada a fessura), in quanto tutti i particolari risalteranno meglio, in più, potendo nel corso dell’esame diretto effettuare ingrandimenti diversi, egli penetrerà i segreti dell’Iride.

Usando un microscopio od una lampada a fessura è indispensabile utilizzare un sostegno per il mento e per la fronte del soggetto da esaminare.
Se si devono effettuare statistiche, studi particolari di gruppo, confronti, ecc., è molto utile usare un video registratore in modo da poter riprodurre, quando sarà necessario, le varie iridi registrate.

La Potente Tecnica dell'Iridologia
L’occhio nella sua globalita’ (globo oculare) rappresenta oltre all’Essere stesso (Vivente) anche l’Universo stesso; Il globo oculare ha la forma simbolica per rappresentare il TUTTO.

L’occhio nella sua globalita’ (globo oculare) rappresenta oltre all’Essere stesso (Vivente) anche l’Universo stesso; Il globo oculare ha la forma simbolica per rappresentare il TUTTO.

Il bordo pupillare riflette, cioe’ rappresenta ed e’ collegato con la parete interna dello stomaco (mucosa); cio’ significa che lo stomaco e’ il primo organo che inter-reagisce con l’Ego/IO della persona e nello stomaco vengono a “fissarsi” registrarsi in primis TUTTE le esperienze di dolore vissute durante la propria esistenza (memoria); esso e’ l’hardisk (HD=DNA) principale del corpo vivente,(vedi Uomo PsicoElettronico + Body-www)

Ogni organo ed ogni cellula ha la sua memoria, cosi come ogni atomo, particella subatomica, ha la propria memoria nel proprio CEM.

L’iride si manifesta fisicamente nel centro esterno, dell’Uovo oculare, il globo oculare; quest’ultimo è la proiezione dell’Uovo energetico emanato – vedi Campo toroidale del Cuore – o (CEI) Campo Psico Energetico Informato, nel quale viviamo e che quando siamo ammalati, diminuisce di dimensione e varia di colore.

La cosiddetta “aura” è il suo primo segmento elettromagnetico; esso risuona con i colori dall’infrarosso all’ultravioletto nella materia ed è riflesso anche nei vari colori delle iridi che troviamo.

Nell’Uovo oculare è “inserito o proiettato” tutto il corpo umano; analogicamente l’Uovo o campo energetico informato contiene l’immagine, proiettata del corpo fisico ed è inserito a sua volta in un immenso “Corpo pensante”, la Vita nel corpo dell’UniVerso.

Il “buco pupillare”, è il riflesso dell’IO SONO > Ego/IO e rappresenta nel finito, il “grande nulla” ovvero l’InFinito; ciò significa che l’IO SONO è un Punto dell’Infinito che manifesta se stesso per comunicare con gli altri infiniti punti e quindi definirsi e definire l’Infinito; egli è proiettato/riflesso nel buco pupillare.

Saper creare e mantenere il processo Osmotico, lo scambio biochimico, elettromagnetico, informazionale, nei giusti rapporti fra l’’IO SONO – Ego, il “buco nero” dell’Infinito e la Sua manifestazione, la fisicita’: gli Elettroni, gli Atomi che compongono il Campo Psico Energetico Informato, le Molecole, le Cellule, gli Organi, i sistemi, l’Ambiente esterno l’Universo; ciò significa poter raccogliere il maggior numero di informazioni sulla Vita e vivere Godendo una Perfetta Salute.

L’IO SONO – Ego/IO/NOI, il “dentro” dello Spirito nel corpo, per comunicare con il “fuori”, l’Ambiente (per Ambiente si intende Tutto ciò che sta fra l’Ego ed i confini dell’Universo) e tendere così all’Infinito le sue Consapevolezze sulla Vita che tende all’Infinito.

Le malattie come abbiamo già più volte affermato, sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali (di ignoranza sulle leggi che regolano le strutture viventi e/o non accettazione delle “prove” nella vita) che “scendono dal cielo dello Spirito” nella terra fisiologica e quando trovano il “Terreno” adatto – vedi Bio elettronica -, proliferano generando il corpo del conflitto, la “malattia”, ovvero l’azione del “male” (cio’ che non e’ ancora bene), cioè il corpo dell’ignoranza.

Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.

Gli errori Spirituali fanno compiere al soggetto azioni sbagliate che alterano SEMPRE l’autoregolazione ormonale ed il potere acido/basico (pH) ossido/riducente (rH) e quello dielettrico (rò) di cellule e tessuti, per l’alterazione di tutti i liquidi corporei, il terreno.

Per gli approfondimenti del caso una volta individuato ove e cosa analizzare con le tecniche diagnostiche naturali, questo anche per evitare errori e inutili costi diagnostici, che tanto pesano sulle casse della sanita’ degli stati del mondo.


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Autore

Con mente Chiara e Luminosa affronta audace il tuo Destino, senza indugio percorri la Via che conduce alla Conoscenza. Con Cuore Puro e Volontà di ferro, niente e nessuno ti può fermare. Per te ogni cosa diventa possibile.

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